TRA IL BIANCO E IL NERO,
UNO SPAZIO AMPIO
(una commedia buffa, una buffa commedia)
“L’unica, possibile e accettabile suddivisione dell’Umanità è:
criminali e non criminali.
Tutte le altre suddivisioni sono delle misantropiche distorsioni mentali”
INIZIO
(scena al buio, brusìo di fondo)
UN ALFIERE:
Ehi tu, attento, ma non puoi evitare di agitarti,
così mi fai male, …e io potrei decidere di infilzarti!
…ma chi sei, ma com’è che sei fatto?
UN CAVALLO:
eh …come sono fatto, come sono fatto,
…è che sono euforico, non riesco a stare fermo;
eh… non è che sono distratto…
… questi zoccoli, non so dove metterli, …è un inferno!
…il mio spazio …da un grassoccio è stato interamente invaso;
ma cos’hai in testa (al re) che mi preme forte sul garrese?
UN RE:
Calma, calma con le offese,
la tua descrizione è assai scortese,
per caso i tuoi zoccoli sono di somaro?
Grassoccio a chi… maleducato asino ignaro,
la mia è una pancia regale, io sono il Re
anche se qui dentro è buio
…la mia croce in testa parla da sé.
UNA REGINA:
Ssst, fate silenzio voi tutti,
o vi faccio succedere un guaio
vi infilzo con la mia corona,
sono Regina,
… e di punte ne ho più di paio
pertanto…non datemi cagione
UNA TORRE:
Ehi, tu, Regina pungente,
a me puoi anche infilzare, prova…non mi farai niente.
sono fatto di legno, di legno duro…e non ho paura,
sarà la tua corona a restarsene conficcata
e così ne resterai sprovvista…e abdicata!
UNA REGINA:
ah, sì? …sento che sei fatto proprio di legno, …
anche nell’ingegno…
abdi fede, troverò qualcos’altro per te …
qualcosa di degno…
magari ti smonterò una ruota,
devi stare attento,
…non viene da te, quel cigolio che sento?
TORRE:
beh, sì … è il troppo stare qui dentro
non ho quello spazio rettilineo che mi occorre
…qui non posso muovere i miei mozzi…io sono Torre,
ma lasciatemi uscire da questo buio, … da questo guaio
e poi vedrete quanti ortogonali che ingoio.
UN ALFIERE:
farai bene a non trovarti lungo il mio sentiero
sulle mie diagonali …
io appartengo ad altre arti…
UNA REGINA:
qui c’è una roba molle…,
si muove…sì, si muove…
…ribolle
UN RE:
…certo che mi muovo,
mah…roba da folle,
non sono mica morto…
è che così, messo tutto storto
appaio più massiccio…
UNA REGINA:
oddio, Re!
ma allora è proprio vero che sei un grassoccio
la tua grassocciagine la si palpeggia
…ma come faccio! …e quel che è peggio
è che non è un bel palpeggiare, che schifo…ah no, io mi schivo
forse non fai troppo movimento, non è così? Sei poco attivo
La tua croce in testa,
che sia forse un preludio di una tumulazione?
Ah, che festa…che liberazione!
L’ALTRA EGINA:
ah-ah-ah-ah!…
Sì, questa è proprio buona …
hai la pancia del pigro, altro che regale!…
un cumuletto di terra…con una croce sopra!
E via col pregare… e col ringraziare!
… e che una lapide alla fine ti copra …
UN RE:
Regina, che la tua lingua possa venir recisa
da una lancia improvvisa…
ti piacerebbe restare vedova, sul trono,
eh-eh… ma io non abbandono.
L’ALTRO RE:
… io non ti permetto di mancarmi di riguardo,
soprattutto davanti ai bambini…sento dei piccolini
qui… vicino a me… ma quanti siete, un miliardo?
Regina… il tuo linguaggio io non l’accetto,
è facile dare origine a idee errate sul rispetto…
UN PEDONE:
Sire…noi siamo rispettosi per nascita,
…e per costrizione fisica,
ma siamo fiduciosi nella crescita,
la vostra pancia non ci disturba, anzi…mica…
potete mangiarvi persino l’asino intero
… se questo vi fortifica… e gratifica
UN CAVALLO:
fortifica? …gratifica?… asino?…mangiare?
ma siete un miliardo di piccole canaglie…
tiè, prendetene tutti…vi devo calciare…
…un assaggio delle mie battaglie!
UN ALFIERE:
e dai, con questi zoccoli, …e che diamine!
…adesso tiro fuori la lancia…
e giuro che qui dentro commetto un crimine
UN CAVALLO:
ho sbagliato, scusa,
riponi l’alabarda,
è che di me ci si abusa…
… qui dentro poi è così buio …
che nulla si guarda…
UN ALFIERE:
per l’appunto, stattene fermo…
te l’ho già detto …se no mi armo
UN RE:
sst…zitti un po’…
UN PEDONE:
…fratello pedone, ci stiamo muovendo, oppure no?
L’ALTRO RE:
sì…ci stanno trasportando… per dove non so…
UN ALTRO PEDONE:
siamo ancora qui dentro insaccati
ma decisamente stiamo andando …
pfiuu…non siamo stati abbandonati…
UNA REGINA:
finalmente, era ora… che lunga attesa,
magari riuscirò pure a liberarmi di questo tanfo!
…Torre, allontanati da me… o prendo la chiave inglese…
ehi, attenti…attenti …ci stiamo ribaltando…
Re, vieni, potrebbe tornarmi utile la tua pancia…
UN CAVALLO:
ahi, la lancia…
UN ALFIERE:
chi la fa l’aspetti…addio, …ci si sgancia!
UN RE:
ahi…la pancia
TORRE:
si sente solo – frenetico – il cigolio delle ruote che girano a vuoto
UN PEDONE:
fratelli, tutti stretti,
conformazione a uovo…siamo belli e senza difetti…aaaaaaaah…
UNA REGINA:
aaaaahhh…dove siete nanetti… il vuoto…
che qualcuno mi aspetti…
Alfiere, ho detto pancia e non lancia!
Aaaaahhhh….
————— (VIENE SVUOTATO IL CONTENITORE, TONFO, LUCE) —————
UN ALFIERE:
Ahi ahi, la mia povera schiena, …che tonfo …. (continua)
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