“Oh, Java…ti dico che tra mille anni arriveremo all’autoguarigione. Quando la chimica a nulla più servirà e sarà finalmente superata dall’energia…sì, Java, e faresti bene a toglierti quel sorriso sardonico! Sempre energia… Essa ci sorprenderà, essa tornerà ad essere parte integrante, …essa tornerà ad Essere! Intuito e ragione si accoppieranno, si avvilupperanno in infiniti frattali… verrà generata una differente dimensione di intelligenza…pensiero, energia e pensiero e poi ancora energia… Java, l’espansione … non ricordi?  Elettroni, materia, antimateria, …fotoni… protoni, …saremo in grado di beneficiare di ogni particella…Java, le tue sinapsi sono congelate…forse a te occorrerà più di mille anni”

Forse più che un non-luogo (così la definizione di utopia di Tommaso Moro), potrebbe trattarsi di una non-condizione. Un non-luogo è, per l’appunto, un “qualcosa” che non c’è, non esiste; per questo motivo irraggiungibile. Mentre una non-condizione può apparire, non solo ai visionari, come un “qualcosa” di raggiungibile, possibile, una volta rimossa la “condizione” che ne impedisce …la visione e l’accesso. Stando a quanto sopra, a Utopia si potrebbe definitivamente sostituire il suffisso di origine greca οὐ (vuol dire Non) con l’altro suffisso εὖ (vuol dire Buono); foneticamente, tra l’altro, molto simili.
Insomma …un Buon-Luogo.
I visionari e i non visionari potrebbe, così, vedere la propria realtà non più come due “mondi” paralleli, destinati a mai incontrarsi, ma come un unico Mondo a divenire. Col solo cambiamento della Condizione.

 

ربما أكثر من أنها “ليست بمكان” (هكذا تعرّف أوتوبيا من قبل تومّازو مورو), من الممكن أن تعتبر “غير واقع”. “غير المكان” على وجه التحديد, هو عبارة عن شيء غير موجود, لا كينونة له؛ ولهذا السبب لا يمكن الوصول إليه. بينما “غير الواقع” قد يبدو, ليس فقط للواهمين, بمثابة “شيء” قابل للوصول, ممكن, فيما إذا تم التخلّص من “الظرف” الذي يمنع … الرؤية والتوصل.

إعتمادا على ما هو وارد أعلاه, على الكلمة “أوتوبيا” (Utopia) من الممكن بالتأكيد أن تستبدل اللاحقة من الأصل اليوناني ο   (بمعنى لا) بلاحقة أخرى ε (بمعنى جيد)؛ صوتيا, هي أيضا متشابهة جدا.

باختصار … مكان جيد.

الواهمون وغيرهم, بهذا الشكل, يستطيعون رؤية واقعهم ليس بمثابة “عالمين” متوازيين, لا إمكانية للقائهما, بل كعالم مستقبل واحد أفضل. مع تغيير الظرف فقط.

“Opto per uno spazio allargato. Dopo vicoli, dedali e meandri, grovigli e anfratti, opto per un luogo ampio, infinito! Più nessuna compressione, opto per l’espansione!” Oh, Java, antico amico mio: ho compreso il segreto “semplice” delle Piramidi! Sì, la semplicità della sua forma triangolare; una figura geometrica semplice che è destinata a donare all’uomo concetti complessi. La base della Piramide, confinata dentro i quattro elementi, non è altro che la rappresentazione della nostra amata Terra. Luogo dove noi ci affanniamo per avere non si sa bene cosa. L’espansione, Java, la diversità che converge verso un punto in comune, in alto.

 

Cet air pue! … puis-je fermer la fenêtre, docteur?

Mon Dieu, j’ai un odorat sui puissant… et, de plus, on dirait que je n’ai été doté que de ce “pouvoir” si agaçant: je perçois la puanteur, même si celle-ci se trouve à des milliers et des milliers de kilomètres de distance. Je la sens toujours … et partout!… Eh bien, maintenant je vais vous l’avouer… je vais le dire une fois pour toutes: docteur, c’est que je sens continuellement tous les pets du monde entier! Voilà, je l’ai dit, enfin! Je ne voulais pas être aussi explicite, … aussi terre à terre, docteur. Je suis désolé… en fait, c’est quelque chose que je peux pas résoudre tout simplement en fermant la fenêtre, il n’y a rien à faire. Oui, c’est vrai : je la ferme, comme ça, instinctivement, par simple impulsion… bien que je sois perpétuellement conscient que cela ne sert à rien… mais parfois… je ressens le besoin de m’illusionner…

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In questo estratto del mio libro parlo dell’anima come energia.

L’involucro biologico, Java…ci hai mai pensato? … involucro, il nostro corpo. Esso è soprattutto governato dalla nostra mente “terrena”. E se venisse invece, e principalmente, governato da una differente energia, una energia latente …come l’Anima? Sì, Java …e cosa accadrebbe al nostro corpo, ne gioverebbe fisicamente? Essa è una energia sorprendente, presente per forza in ogni essere vivente …pensa alla medusa, così eterea, composta per il 98% di acqua e la restante parte da materiale organico …e poi basta? No, Java… è banale, ma devi volere bene alla tua Anima …non tradirla, non male-dire! L’involucro, Java…il nostro involucro.

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Ti consiglio di leggere Drabble 100 n°1

Se fosse nato altrove, non lì ma altrove…avrebbe avuto lui gli stessi capelli?

Avrebbe avuto, il Re dorato, lo stesso ciuffo, lo stesso colore?

Ah, i suoi magnifici, “sansonici” capelli mossi dal vento,

le cui radici stanno a solleticare la materia grigia sottostante…

i capelli si muovono e ondeggiano e svolazzano,

e le radici agiscono sui neuroni.

La vita può essere una questione di capelli,

nasci altrove e i tuoi capelli sono crespi e neri,

oppure sono lisci e neri, oppure sono di un colore troppo sbiadito, oppure…

e voilà, ed ecco che le radici non agiscono, non solleticano.

O meglio, solleticano in maniera differente, non c’è il ciuffo, …quel ciuffo dorato che acchiappa l’etere… acchiappa!

I neuroni del Re, qualora fosse nato altrove, sarebbero stati solleticati in maniera diversa, avrebbero partorito altri pensieri?

…e i capelli, i capelli agitati da altro vento?

…il vento di Altrove.

Premio Concorso Internazionale di Poesia

“Universum Basilicata” 2018

Universum Academy Switzerland

 

Chiodi che trafiggono

chiodi che sorreggono

il corpo sulla croce,

Chiodi che pungono

le nostre menti,

Chiodi che sostengono

la Sua Idea.

Trafiggono il cuore,

sorreggono l’anima.

Chiodi che trafiggono

chiodi che sorreggono.

 << L’atto del configgere un chiodo si riteneva opportuno per simboleggiare qualcosa che avesse il carattere d’immutabilità, d’irrevocabilità fissata ed assoluta, che nessuna forza umana o naturale avrebbe potuto mai rimuovere, modificare, contrastare.>> (I chiodi nell’etnografia antica e contemporanea – Giuseppe Bellucci)

Nel caso di Cristo, avventurandomi in una “trasposizione” simbolica e senza volere diventare involontariamente blasfemo, mai azione così statica (inchiodatura) ha avuto un effetto così dinamico su grossissima parte dell’Umanità. Un vero e proprio Tsunami! Dichiara il Bellucci, nella sua disquisizione simbolica sul Chiodo, “nessuna forza umana o natura avrebbe potuto rimuovere”. Ora, di certo pur non reputandomi un puritano, un bigotto della religione, bisogna ammettere, in tutta onestà, che abbiamo assistito a una “forza non umana”. Comunque sia, entrando oppure no nel campo puramente religioso. E’ un dato oggettivo. Una forza che “schioda”, se così posso esprimermi. Richiamando la mia pseudo-poesia, e sentendomi non poco in imbarazzo per il premio ricevuto, sarebbe utile riflettere – oggi, nell’epoca post-moderna – sulla “Sua” idea che ha così tanto “punto” le menti. L’idea di Yeshua che “porrà fine all’età del ferro e ricondurrà il mondo interno all’età dell’oro” (Virgilio).  Insomma, …una idea Terapeutica, nell’accezione più elevata del termine.